Pugilato - Boxe - Boxing - Prepugilistica
Il pugilato (in inglese boxing; in francese boxe) è uno dei più antichi e noti sport da combattimento.
A livello competitivo esso si svolge all’interno di uno spazio quadrato chiamato ring, tra due atleti che si affrontano colpendosi con i pugni chiusi (protetti da appositi guantoni), allo scopo di indebolire e atterrare l’avversario. Questo sport è conosciuto, a partire dall’XVIII secolo, anche come la nobile arte, richiedendo ai suoi praticanti caratteristiche come coraggio, forza, intelligenza e velocità.
La parola pugilato deriva dal latino pugilatus, che deriva da pugili che significa atleta, a sua volta derivante da pugnus che significa pugno.
Tecniche del pugilato
Nel pugilato viene ravvisata una certa somiglianza con la scherma per il particolare tipo di studio preparatorio fra i contendenti in funzione del successivo scambio di colpi. Fondamentalmente il pugilato si basa su tre colpi:
- Diretto: colpo più importante per il pugile tecnico. A seconda dell’uso può essere un colpo di disturbo, di arresto, di preparazione al diretto successivo, oppure un colpo potente, portato mediante una rotazione del corpo. Si attua avanzando leggermente e si colpisce con la mano che sta davanti nella guardia (jab), oppure facendo ruotare tutto il corpo nel senso del pugno, colpendo con la mano posteriore.
- Gancio: colpo potente e demolitore che basa la sua potenza sulla leva fornita dalla spalla e dalla posizione ad angolo retto del braccio, è il colpo di chiusura per eccellenza. Il gancio per essere efficace deve essere eseguito a corta distanza (hook).
- Montante: colpo dato dal basso verso l’alto, di solito si usa nel corpo a corpo. Si attua ruotando la spalla in modo da imprimere potenza al pugno (uppercut).
Questi colpi, portati in rapida sequenza e con varietà, generano le “serie” o “combinazioni”. Anche se la fase offensiva ha un ruolo decisivo, due sono le tecniche per evitare di prendere colpi: schivare e parare, ovvio il fatto che per ogni tipo di colpo vi siano differenti tipi di schivate e di parate.
Dai tre aspetti offensivi e dai due difensivi può nascere un complesso incontro, che vede sul “quadrato” due uomini che si affrontano lealmente secondo regole codificate e che alla fine del match li vedrà abbracciarsi. Il pugilato è uno sport impegnativo e completo, le doti fisiche richieste sono infatti velocità, agilità, forza e resistenza. Il pugilato richiede sia sforzi aerobici che anaerobici, pertanto l’allenamento mira sia al miglioramento della resistenza, ovvero alla durata dello sforzo fisico nel tempo, tramite corsa, salto della corda, allenamento a corpo libero, sia al miglioramento della forza e allo sviluppo della massa muscolare.
- Spostamento: significa un collocamento del corpo fuori dall’asse di attacco dell’avversario con l’aiuto di un movimento laterale. Questo tipo di azione è in francese chiamato décalage. Parlano anche di “passo di diagonale” quando lo spostamento si effettua su un asse obliquo.
Il pugilato richiede soprattutto una notevole forza di sopportazione e carattere per poter affrontare gli sforzi durante l’allenamento e il quasi inevitabile dolore fisico durante gli incontri come del resto capita in tantissimi altri sport anche non da combattimento. Contrariamente alla maggior parte degli altri sport, la sconfitta nel pugilato è accompagnata da dolore fisico: ciò richiede una ferrea volontà a non darsi per vinto davanti alla fatica del match.
Boxe e Prepugilistica
Contrariamente a quanto si possa pensare e a quanto il nome stesso lascerebbe intuire la prepugilistica non è una disciplina propedeutica alla boxe, bensì una specializzazione che da essa deriva ma che ne è, allo stesso tempo, indipendente. Della boxe la prepugilistica conserva una serie di caratteristiche quali: ritmi, numerosi esercizi, la base tecnica e l’impostazione metodologica.
La prima e più importante differenza riguarda sicuramente l’obiettivo cui le due attività sono preposte: nella boxe, infatti, quest’ultimo può essere facilmente individuato nel combattimento, mentre nella prepugilistica non è previsto il contatto, ossia il lavoro di sparring e di opposizione.
La prepugilistica unisce l’insegnamento della tecnica di base della boxe (movimenti e colpi) con una preparazione fisica completa e strutturata per favorire la resistenza e la tonicità del fisico e migliorare forza, destrezza e flessibilità.
Questa disciplina sviluppa la forza, la coordinazione, la propriocezione, la velocità, l’esplosività, l’equilibrio e la resistenza, grazie ad allenamenti specifici e ad esercizi mirati impostati ancora su base ciclica.